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Quanto conosci le etichette? Il caso della rana

etichette alimentari
I social sono il luogo di informazioni e fake news dove è sempre più difficile selezionare quelle corrette. Etichette e confezioni sono il canale diretto per parlare al consumatore direttamente. Sfruttiamole!

In un mondo sempre più orientato verso la consapevolezza alimentare quanto conosciamo le etichette dei prodotti che consumiamo?

Oggi leggevo un articolo sulle fake news sui social e mi è tornato in mente un caso di circa un mese fa in cui molti utenti hanno condiviso su diverse piattaforme social immagini di prodotti alimentari con un’etichetta con il logo di una rana appartenente alla “Rainforest Alliance”, scrivendo post allarmati riguardo l’utilizzo di farina di insetti presente negli alimenti. La viralità dei post ha scatenato una serie di reazioni e commenti da parte degli utenti, una situazione che si era già verificata a luglio scorso sempre riguardo a “Rainforest Alliance”, e che aveva dato il via persino a teorie complottistiche.

Questi episodi evidenziano come si possa essere facilmente influenzati dal visual delle etichette, dai primi elementi che toccano i nostri interessi e accendono le nostre curiosità. Non sempre ci prendiamo il tempo per approfondire tutte le informazioni che vengono riportate sulle etichette, piuttosto che comprendere il significato delle immagini scelte. Il rischio è la scarsa conoscenza e il poco interesse verso argomenti importanti come le etichette alimentari, con l’effetto di portare a fraintendimenti e confusioni. Si alza così il rischio di commettere errori.

Se da un lato infatti i social network stanno diventando il canale principale attraverso cui ci informiamo, molto spesso risultano anche il luogo in cui si rimane vittima delle fake news che qui vengono veicolate.

In ortofrutta dunque le principali informazioni da cercare in etichetta sono l’origine, la varietà, la categoria, la data di confezionamento e data di scadenza per la IV gamma. Questo dice e prevede la legge, ma si potrebbe fare molto di più. In altre merceologie sulle confezioni si suggeriscono accostamenti culinari e abbinamenti con altri alimenti, lasciando stare il fatto che su tutti gli altri prodotti alimentari c’è sempre dappertutto la data di scadenza. Sull’ortofrutta fresca non sempre è possibile, ma si potrebbe lavorare su informazioni per esempio di natura ambientale, nutrizionale o grado di dolcezza. Elementi e informazioni in base a cui farsi scegliere, insomma, tutte chiaramente verificate e certificate!

Tra le certificazioni non dimentichiamoci che anche l’imballaggio viene certificato, da tanti punti di vista: alimentare, prestazionale, dimensionale, ambientale, nell’interesse del consumatore finale

É importante migliorare la cultura su questi temi per diventare consumatori più attenti e consapevoli al fine di fare le corrette scelte alimentari per la nostra salute e il benessere generale. A noi il compito di informare!

 

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